Il colpo di coda di Obama: “Marijuana come tabacco e alcol, va legalizzata”

di Redazione
1 Dicembre 2016

Il passaggio di consegne vero e proprio è previsto per il 20 gennaio, quando Donald Trump si insedierà ufficialmente alla Casa Bianca “sfrattando” il vecchio inquilino. Fino ad allora, però, Barack Obama sarà a tutti gli effetti ancora il Presidente degli Stati Uniti, seppur impossibilitato a prendere decisioni che vadano oltre l’ordinaria amministrazione (salvo necessità urgenti), proprio per rispetto del voto popolare. Niente riforme, leggi speciali, provvedimenti last second, quindi. Quel che è fatto è fatto. Anche se la fase di transizione non impedisce a Obama di dire la sua su tante tematiche che durante gli 8 anni di presidenza erano un po’ cadute nel dimenticatoio. Come sul consumo di marijuana, ad esempio. In un’intervista alla rivista Rolling Stone dice che il consumo di “erba” dovrebbe essere essere trattato come quello delle sigarette o dell’alcol. E prende di mira le mille differenze (sulla materia) che ci sono oggi negli States, con una situazione che definisce “insostenibile”. In alcuni Stati, infatti, la marijuana è stata legalizzata per fini terapeutici, in altri invece è libera anche per altri scopi. Infine ci sono gli Stati proibizionisti, dove continua ad essere vietata, come tutte le altre droghe.

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“La mia convinzione – osserva Obama – è che bisogna scoraggiare l’abuso di ogni sostanza e non sono uno che crede che la legalizzazione sia una panacea. Ma credo anche che trattare l’uso della marijuana come una questione di salute pubblica, così come facciamo per il tabacco o per gli alcolici, è il modo più intelligente per affrontarla”.

Due anni fa, sempre a Rolling Stone Obama aveva detto che la marijuana è meno pericolosa dell’alcol “in termini di impatto sul singolo consumatore”. E di recente il presidente antiproibizionista è tornato ad auspicare l’apertura di un serio dibattito per rivedere le leggi sulla materia. Sì, ora che alla Casa Bianca c’è Trump e che in entrambe le camere ci sarà una maggioranza repubblicana per i prossimi 4 anni.