La Germania non premierà gli agenti che fermarono lo stragista di Berlino

di Redazione
12 Febbraio 2017

Hanno messo fine alla fuga del ventiquattrenne Anis Amri, autore della strage di Berlino che aveva provocato la morte di 12 persone. Hanno rischiato le loro vite per onorare la divisa e hanno pure tolto dall’imbarazzo le autorità tedesche per esserselo fatto sfuggire sotto il naso. Ma i poliziotti di Sesto San Giovanni celebrati come “eroi” in Italia non riceveranno alcuna medaglia dalle autorità tedesche per apologia di fascismo.

Ieri, il quotidiano Bild ha rivelato che il governo tedesco stava considerando l’idea di dare una medaglia a Cristian Movio e a Luca Scatà. La stessa Angela Merkel aveva subito ringraziato la polizia italiana e i due agenti. Ora però il quotidiano tedesco rettifica e riporta il parere di due ministri teutonici secondo i quali l’onorificenza sarebbe fuori discussione. Sui profili di Facebook e di Instagram, presto oscurati dalla Questura di Milano dopo lo scontro di Sesto, i due poliziotti avevano pubblicato fotografie e commenti di chiara ispirazione di estrema destra, qualcosa su cui nessun governo tedesco può passare sopra.

Dell’orientamento dei due agenti si è appreso qualche giorno dopo l’azione, celebrata dal Ministro Minniti come atto eroico esemplare, tanto da non indugiare sulla diffusione dei loro nomi (salvo doverli trasferire). Proprio grazie a questa scelta è stato possibile scorrere i loro profili social e incappare nella foto di Scatà, l’agente che ha materialmente sparato ad Amri, che su Instagram fa il saluto romano e definisce Mussolini “tradito” e infami i suoi traditori in un post del 25 Aprile.

Idem per Movio, il poliziotto ferito da un colpo sparato da Amri, che pare invece che condividesse su Facebook post tratti da siti razzisti e anti-immigrati, in più avrebbe pubblicato la fotografia di una bottiglia di Coca-Cola, quelle con i nomi propri sull’etichetta, con la scritta Adolf.