Migranti chic e migranti shock
6 Gennaio 2022

L’ennesima storia sottaciuta di migrazioni “reali” arriva dall’Iran. Al confine con la Turchia, una donna afghana in cerca di una vita migliore lontana dal regime talebano viene sorpresa da una bufera di neve insieme ai suoi due figli di 6/7 anni. Le mani danno i primi segni di ipotermia, lei si toglie le calze e li invita a usarle come guanti. Muore assiderata. A piedi nudi. Rifletto. Penso che:
Se questa foto non la vedete fino allo sfinimento nei tg è perché alcuni migranti sono più migranti di altri. Ed è giusto che ve ne rendiate conto. Perché come detto e ridetto i migranti sono armi. In taluni casi, come al confine polacco-bielorusso, fisiche. In talaltri, come nel Mediterraneo centrale, comunicative. Della loro vita non interessa a nessuno, se non c’è un modo per usarla. La morte lontana, silenziosa e fuori dal campo visivo delle camere di questa donna non serve. E infatti non vale un trafiletto.
L’Afghanistan è un Paese umiliato. Destabilizzato prima, abbandonato poi. Nei suoi abitanti c’è una insofferenza tale da amplificare all’infinito il loro senso di ingiustizia. A gettare benzina sul fuoco ci pensano quanti fingono interesse solo quando c’è la cronaca da cavalcare, il like da depredare, il librino da vendere. È un’umiliazione nell’umiliazione, perché delle conseguenze della tragedia umanitaria di Kabul nessuno sa più nulla. Nessuno chiede più nulla;
Sebbene ci possano essere dietrologie sull’operato di molte ONG, come dimostrano le cronache anche di questi giorni (mazzette, connivenze, omertà, business dell’accoglienza), non esistono solo i “taxi del mare” ma pure associazioni di volontari di indiscusso valore come SOS Bihac. Ho visto il lavoro che svolgono tra le foreste, nei campi d’accoglienza, negli stabili abbandonati e nelle colline ghiacciate della Bosnia. Toccano la tragedia con mano ferma ogni giorno. Ma riescono anche a salvare delle persone. Forse questa donna, se realtà “sane” come la loro fossero più diffuse, sarebbe ancora viva.
Chiunque provi a spiegare il fenomeno migratorio con l’arma dell’ideologia, in un verso o nell’altro, vi sta mentendo.
Chiunque provi ad offrire soluzioni semplici a problemi complessi, in un verso o nell’altro, sta giocando con la vita delle persone.
Chiunque cerchi di usare la leva emotiva dei singoli propinando le notizie chic e tralasciando quelle shock, vi sta sfruttando.