I bambini non si riconoscono più nel loro sesso di appartenenza: crisi identitaria provocata dalla follia ideologica LGBTQ nelle scuole
7 Dicembre 2022

foto: CNN
Secondo gli ultimi dati ‘’dal 2018 al 2021 c’è stato un incremento del 315% di casi di bambini e ragazzi che non si riconoscono nel proprio sesso biologico.’’ A porre l’attenzione sulla questione è Maddalena Mosconi , responsabile dell’area minori servizio per l’adeguamento dell’identità fisica e psichica del San Camillo.
Si parla di disforia di genere, ovvero sentire la propria identità di genere, ovvero sentire la propria identità di genere diversa dal proprio sesso. L’incremento dei ragazzi che hanno intrapreso questo percorso è un evidente segno di un cambiamento culturale radicale. L’influenza deleteria esercitata dall’ideologia LGBTQ nelle scuole è preoccupante e mostra chiaramente un condizionamento nella crescita e nell’educazione dei bambini.
Bigottismo? Semplicemente buon senso, permettere una crescita libera e non schiava di un pensiero dilagante imposto dalla follia sinistroide. Questa crisi identitaria, generata dall’affermarsi di alcune teorie, è figlia di una società ormai ‘’fluida’’ e priva di valori. Lo snaturamento provocato nei bambini, che sempre più sono vittime della confusione dettata da continui e ripetuti messaggi finalizzati a renderci individui senza identità. Il gioco aberrante del pensiero unico che tenta di negare le radici, i valori, le tradizioni, la cultura anche, e soprattutto nei bambini.
Quello stesso pensiero unico che toglie diritti, dignità, identità, il tutto mascherato da principi di subdola e finta inclusione.