“L’Europa dei Conservatori, dell’Identità e della Libertà” a Verona l’incontro sul futuro dell’Europa

di Marco Mestriner
16 Aprile 2024

A una settimana dall’evento romano “Stati Uniti d’Europa vs Europa delle Nazioni” organizzato da Nazione Futura assieme alla Fondazione Ottimisti e Razionali, un intenso dibattito sul futuro dell’Europa tra autorevoli esponenti del mondo conservatore e progressista italiano, e all’assemblea “Idee per un’Europa delle Nazioni”, venerdì 12 aprile si è tenuto all’Hotel Maxim di Verona l’incontro “l’Europa dei Conservatori, dell’Identità e della Libertà”.

L’evento, organizzato dal circolo locale attraverso il suo coordinatore Pierfrancesco Bettini, rientra in una serie di iniziative e dibattiti organizzati da Nazione Futura sul territorio nazionale in occasione delle prossime elezioni europee.

All’evento, oltre al Presidente di Nazione Futura Francesco Giubilei, hanno partecipato gli esponenti politici della Lega con l’Europarlamentare Paolo Borchia, di Fratelli d’Italia con il Consigliere Regionale Veneto Daniele Polato e di Forza Italia con il Consigliere Regionale Veneto Alberto Bozza, dando così ampia rappresentanza ai principali partiti politici dell’area di centrodestra.

Partendo dalle differenze tra una visione di Europa dirigista, accentratrice e percepita distante dai suoi cittadini in contrapposizione a quella dei popoli, che privilegia il principio di sussidiarietà con decisioni prese il più possibile a livello locale, si è discusso di identità e delle radici cristiane che uniscono i vari popoli, di geopolitica soprattutto del conflitto russo-ucraino, di quello israelo-palestinese e della crisi del Mar Rosso con gravi problemi nelle catene di approvvigionamento globali e del conseguente ruolo nella politica estera che deve assumere l’Unione Europea.

Per quanto riguarda i temi ambientali, invece, proprio nella giornata di venerdì, è arrivato l’ok del Consiglio UE ECOFIN, dove l’Italia ha votato contro, in relazione alla Direttiva Europea sulle case green per raggiungere l’obiettivo emissioni zero degli immobili entro il 2050; una scelta ancora una volta percepita come “calata dall’alto” e non convincente.

Tra i vari temi affrontati, grazie alla presenza dei relatori che rappresentano il territorio a Bruxelles e in Consiglio Regionale del Veneto, si è inoltre discusso del ruolo del Veneto in Europa e di come i rappresentanti nell’Europarlamento possano incidere su politiche con effettivo impatto al livello locale e, viceversa, come si possano portare le istanze territoriali in sede europea.

A questo punto non resta che attendere gli esiti delle elezioni dell’8-9 giugno per capire quale futuro aspetta all’Europa.