Pugno duro del Governo, “mai più zone franche”
8 Settembre 2023
Questa si che è una cosa di destra, quella destra “legge e ordine” che mette al primo posto della propria agenda politica la sicurezza dei propri cittadini, che mette al bando ogni forma di illegalità e che tutela e protegge l’azione delle Forze dell’Ordine. La sicurezza dovrebbe essere un tema di tutti, eppure da tempo la sinistra ha permesso la proliferazione di “illegalità diffuse” approcciandosi al tema della sicurezza o negando il problema stesso , oppure approcciandosi con ricette ai limiti del ridicolo. Adesso che governa il centrodestra anche i sindaci del Pd si sono risvegliati dal “sonno dogmatico” e chiedono più forze di polizia e il pugno di ferro, per dieci anni però hanno taciuto.
La scelta del governo cambia definitivamente il “modus operandi” che per anni ha fatto di una parte del nostro territorio nazionale, partendo dalle periferie, sostanzialmente la terra di nessuno, in cui gruppi criminali e “ ladri di polli” si sono imposti come unica legge in assenza di quella dello Stato. La musica è cambiata per volontà del governo, e adesso è necessario bonificare tutte quelle aree del paese in cui ancora persistono realtà come Caivano. Le Caivano sono tante da nord a sud, aree in cui la legge della strada, quella dei capi e capetti, degli spacciatori regnano sovrane. Realtà in cui i giovani nascono e crescono venendo inghiottiti da una realtà che non lascia scampo.
Abbattere questo stato delle cose con la massima durezza, far percepire la legge dello Stato come l’unica legge che abbia un valore e ancora di più azionare una guerra culturale che modifichi la percezione delle istituzioni in quelle aree che si sono sempre considerate abbandonate dalle istituzioni e dai governi è prioritario quanto il debellare con forza le illegalità diffuse.
Si tratta di una battaglia da ingaggiare su due binari paralleli, viaggiando alla stessa velocità, perché altrimenti si rischia di eliminare un problema, lasciando un vuoto che inevitabilmente qualcuno riempirà. Lo Stato se tale vuole essere non può concedere spazi o pertugi in cui le mani violente della criminalità possano inserirsi.